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Foto di gruppo |
Domenica 14 Aprile, 13 onesti
mestieranti del pedale si sono dati appuntamento a Collevecchio (RI) per
l’edizione 2013 del Barzellotti Day sulle strade sabine.
Strade sabine che ci sono ormai
familiari, considerate le innumerevoli gite organizzate dai fratelli
Barzellotti in questi lidi; e anche questa volta ci è stato sottoposto un
percorso inedito comprendente l’attraversamento di Amelia, Orte e Otricoli.
Come di consueto il percorso
programmato era abbastanza breve, al fine di permettere un pranzo ad un orario
decente e non andare sempre di corsa. Soli 86 chilometri ma ricchi di
saliscendi.
All’abituale Bar di Stimigliano
scalo si presentano, per la colazione pre-pedalata, più o meno le solite facce:
I “fratelli Schelck” Francesco e Livio, Paolo, Piero il Falegname, i due Ivani
(è da stabilire ancora quale sia il “forte” e quale sia il “pippa”), Claudio,
Massimiliano, l’Ingegner Marco, Piero il Generale, Battista e due colleghi di
Massimiliano.
Vestizione e preparazione nel
parcheggio del Ristorante “Oasi del Colle” alle 8 di mattina e subito partenza
spedita con direzione Amelia.
Già nei primi strappetti ognuno
commenta la propria condizione, di solito con la frase di rito “nn’escio mmai…
nn’escio mmai”, ma stavolta abbiamo una piccola vedetta pronti a sbugiardarci.
Ivano ora lavora in un ufficio
proprio davanti il bar del Circuito di Tor Vergata ed è pronto a documentare,
con tanto di foto, la presenza costante di nostri colleghi intenti ad allenarsi
ad ogni ora del giorno e ogni giorno della settimana; per evitare di essere
sgamati, molti stanno pensando di montare luci e faretti e allenarsi al
circuito di notte, quando Ivano ormai ha smontato.
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Le corna di Ivano |
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Castelli |
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Il Giallo |
Francesco grazie al nuovo lavoro non
è più obbligato ad orari incivili e difatti la sua condizione è migliore. Si
lamenta comunque di fantomatici 5 chili in più che non gli permettono di far la
differenza in salita ma si sa, gli imprenditori hanno tutti la panzetta. Il
fratello Livio, fisicamente più scalatore, non ha invece problemi quando la
strada sale.
Paolo pedala agile e sciolto come
al solito ma spesso è costretto nella morsa dei due fratelli di Chia. Ne esce comunque quasi sempre in modo
egregio.
L’ingegner Marco, beccato quasi
sempre in allenamenti solitari sul lungomare, pedala abbastanza bene,
attendendo le lunghe salite, dove si trova più a suo agio.
Da segnalare l’ottima condizione
di Claudio, pronto ormai per le Granfondo del 2013. Così come Massimiliano, che
di granfondo già ne ha fatte parecchie, si allena più che altro su scatti e
allunghi, forte della sua preparazione a base di prepugilistica e spinning. Ci
confida però che deve perdere ancora parecchi chili visto che ha in programma
obiettivi importanti ( e quasi proibitivi!!!): una su tutti la Oetztaler.
Generale e Falegname sono le
solite rocce, tali da dar filo da torcere a gente molto più giovane di loro.
Le strade dell’alto viterbese sono sgombre di macchine
e piene di ciclisti, a tratti un po’ rovinate ma d’altronde quest’anno le
piogge sono state abbondanti. Si ammirano paesi arroccati su colli e
addirittura i Monti della Laga in lontananza, ancora innevati. I lati delle
strade e i prati sono pieni di fiori gialli, la temperatura è ottimale e i
pollini sono ormai maturi.
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L'Ingegnere |
Il primo caffè è previsto a metà
percorso il cima alla salita di Amelia, raggiunta dopo una salita-falsopiano di
quasi 12 Km. Il segmento tracciato su Strava registra, per i primi 3 arrivati, un
tempo di scalata di 28:37 e una media di 25,5 Km/h, a soli 7 minuti dalla performance
di Dominique Rollin nella tappa Civitavecchia – Assisi del Giro d’Italia 2012
(ma l’avranno fatta a spasso..).
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Altimetria |
Siamo a metà percorso, chi prima
e chi dopo arrivano tutti; gli amici di Massimiliano sono indecisi se tornare indietro
o continuare il giro con noi, ma tanto il chilometraggio sarebbe lo stesso. Si
veleggia senza fretta ai 25-26 di media lungo i saliscendi senza soluzione di
continuità. Dopo Narni inizia un’altra lunga salita, fatta sempre di rapporto.
Dopo di questa Livio e Francesco tendono un’imboscata a Paolo che però se ne
tira fuori con autorità.
Il crick crick della ruota di
Piero ci accompagna lungo tutti i chilometri, scandendo il ritmo; il Generale,
fiero dei suoi gambali bianchi, guida la truppa con autorità.
Gli ampi prati
intorno a Magliano, che a luglio dell’anno scorso ci hanno abbagliato col loro
giallo-fieno, adesso sono verdi e fioriti; l’afa assoluta di allora è oggi
sostituita da un timido sole, che inizia ad abbronzarci braccia e gambe.
Sull’ultima salita Ivano e
Claudio forzano il ritmo per sperimentare un fuori soglia, provocando però la protesta di Piero che avrebbe
preferito un arrivo di gruppo. Ma l’arrivo di gruppo è impossibile visto
l’asperità finale.
Il tratto più duro del giro è infatti
proprio l’ultimo chilometro. La strada che porta al parcheggio tocca punte del
16%, gli scarpini di molti saranno messi a dura prova; chi raggiungerà il
parcheggio sulle proprie ruote saranno molto pochi, tra questi c’è Livio, vero
e proprio scalatore di razza.
La doccia nel parcheggio, condita
da sfottò e musica anni 80 di DJ Mampieri, quest’anno è disturbata dalle
macchine degli avventori del ristorante intenti a trovar parcheggio. Trovandosi
davanti una truppa di improbabili ciclisti desnudi, con l’abbronzatura a
strisce e il sedere all’aria sono costretti, loro malgrado, a parcheggiare
altrove. La prossima volta, per maggiore privacy, ricordiamoci di parcheggiare
nella piazzola inferiore.
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Livio, uno dei pochi che si è fatto lo strappo in bicicletta!! |
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Il Padrone di casa, Francesco |
Il pranzo presso l’Oasi del Colle
è delizioso; il pesce è eccezionale e i camerieri sono costretti ad un tour de
force di doppie porzioni; praticamente di ogni portata ci siamo fatti portare
una fiamminga in più, che spesso andavano a finire direttamente nel gargarozzo
di Ivano (non io..).
L’immagine conclusiva del
Barzellotty Day vede 11 “ciclisti” mezzi ubriachi e caciaroni seduti al sole su
una terrazza che sbirciano e commentano le gonne delle clienti del ristorante,
con poca poca voglia di rientrare nella routine di casa. E’ questo è il vero
scopo delle nostre gite!!
Alla prossima!!!