Gita a Vallepietra 2013




E dire che ad un certo punto stava per saltare tutto.
Troppi “non so”, “poi ti faccio sapere” ecc..ecc.. fino a pochi giorni fa non si sapeva se valeva la pena organizzare la gita.
E invece è uscita fuori una delle uscite più belle e partecipate dell’anno. Quasi una ventina di ciclisti presenti; alla fine assenti giustificati solo il Presidente e il Generale, ma gli altri c’erano praticamente tutti.
La partenza alle ore 8:00 dalla valle del Simbrivio ci fa riassaporare il fresco dei 18 gradi, temperature ormai sconosciute a Roma, tanto che forse addirittura ci sarebbero voluti i manicotti.
Presso lo storico e frequentatissimo ristorante “La Noce”, appena sotto Vallepietra, grazie a Francesco veniamo a conoscenza anche della presenza di una particolare tipologia di toilette, forse presente solo qui: il “bagno alla greca” (?!?).



Ristorante la Noce 
Si inizia a salire


Il padrone di casa Piero guida la ciurma con Maurizio, Sandro, Tony, Ivano, l’altro Ivano, gli altri due Pieri, Fausto, Roberto, Bruno, Massimiliano (che ha pernottato direttamente a Vallepietra per sfruttare i benefici dell’altura), Claudio, Paolo, Francesco e Livio che s’è dovuto alzare prima dell’alba come se dovesse andare a caccia.
Di salita lungo il percorso ce n’è parecchia e difatti si inizia subito verso gli Altipiani di Arcinazzo, ascenzione tanto cara a Tony grazie al famoso errore sui cartelli informativi al Giro del Lazio del 2005, che gli fece quasi buttare la bici dal dirupo. Tra l’altro ad accompagnarci questa volta c’era proprio Elvezio, l’organizzatore.
Lungo la strada le vicende sono sempre le stesse: Maurizio tira come un matto pure in salita, Massimiliano accelera “ad capocchiam” e poi viene ripreso, Livio sgambetta agile, Bruno preferisce impegnarsi “solo” nella scalata degli altipiani prima e di Vallepietra poi.  Francesco e Paolo si stuzzicano fin dall’inizio.
Stavolta il nostro personale Andy Shcleck è veramente entrato nella parte: s’è infatti comprato la maglietta della Radioshack.
 Invece il rivale Lance Armstrong ha furbamente indossato una maglia bianca al fine di soffrire meno il caldo nella pietraia finale. Se le danno comunque di santa ragione fin da subito.
 Francesco “’gna fo gna fo” già annuncia di non voler fare la scalata finale. Paolo invece sembra più determinato e spesso lo stuzzica con violente accelerate, a cui però il compare risponde con la regolarità.








Jenne. La seconsa salita

L'eterna lotta

Santa Scolastica


Lo scatto di Paolo ai danni di Francesco



La salita dei santuari presso Jenne è uno spettacolo per panorami e per architetture. Ma anche ciclisticamente ha il suo perché.
Siamo veramente un gruppo numeroso e compatto tuttavia qualche volta su strade così strette diamo fastidio alle auto.
La sosta caffè a Jenne provoca scompiglio nel flemmatico bar della piazza. Ci perdiamo un  po’ di tempo. Nel frattempo il Vallepietrano Piero ci decanta le viziosità del popolo Jennese..  
I chilometri rimaneti sono pochi, ma il dislivello ancora tanto. Inizia a far caldo ma per fortuna acqua e fontanili non mancano.





Veramente un bel gruppetto





Andy Schleck


Lance Armstrong


Chris Froome











 Stavolta il percorso prevede una piacevole novità: il passaggio all’interno del paese con tantodi strappo in selciato e sosta nella piazza principale.
Ad attenderci c’è Mamma Rosati con tanto di caffè e dolcetti, altro che Jenne!!
Vallepietra conta solo 300 abitanti, si conoscono tutti, la piazza principale è molto carina e noto che, per semplicità, il ristorante si chiama “Ristorante”, la bottega si chiama “Bottega” e il comune si chiama “Comune”.
Usciti dal borgo si inizia la salita vera: 9 chilometri discontinui e arcigni. Certo che quando la affrontavamo partendo da Roma arrivavamo qui che eravamo devastati; con questo percorso almeno ci sembra più umana.
 Proprio nel tratto più duro scorgiamo un ciclista dalla mise inconfondibile: bandana, smanicato e capello al vento. E’ Bruno!! Aggredisce la salita in bello stile ma per lui sarà ancora lunga.
Gli ultimi chilometri sono veramente caldi e assolati: la pietra bianca ci acceca e ustiona. I crampi sono dietro l’angolo



Mamma Rosati dispensa Caffè e Dolcetti






Il padrone di casa

Ripreso Bruno



La coppia Centracchio-Maggioli ripete l’exploit del 2005 arrivando appaiati in cima (per fortuna non si può fare un confronto cronometrico coi 54:00 di 8 anni fa per via della sosta a Vallepietra..) seguono  Fausto, Tony, Piero, Maurizio, Massimiliano e Claudio a seguire arrivano un po’ tutti. Da Elvezio a Roberto, ai Pieri, al grintossissimo Paolo.
Quando meno ce lo aspettavamo arriva, scortato dal fratello, anche Francesco…e stavolta non a piedi!! La santissima al terzo tentativo ha fatto la grazia!!!
Purtoppo Bruno non farà in tempo a raggiungerci, ma tant’è.


Gli arrivi










L'arrivo di Francesco...con tanto di colpo di reni


Al terzo tentativo.. la santissima ha fatto la grazia!

Magnatela na cosa...





Vallpietra


Che classe!!!



La discesa veloce ci ricongiunge alla “Noce”, già pieno di quad e di gente al pic nic. Per le docce c’è l’imbarazzo della scelta. O la doccia da campo approntata da Maurizio (l’opzione migliore), o le bottiglie portate da casa, oppure (per chi è masochista come me e Sandro) buttarsi tra i rovi, raggiungere il ruscello e farsi il bagno in uno dei corsi d’acqua più freddi del mondo. Tutto questo tra decine e decine di persone che ci guardano, un po’ schifati.
 Il pranzo è ottimo come sempre, il cavallaro darà di nuovo sfoggio delle sue qualità gastronomiche, qualcuno avrà la fortuna di assaggiare il castrato, altri si scoleranno litri e litri di rosso.



Vai col castrato!!



Non ci resta che ringraziare sentitamente il padrone di casa Piero che, così come a Rocca Di Cambio, si è prodigato con impegno assoluto nell’organizzazione per la riuscita dell’appuntamento. La sua intraprendenza è stata fondamentale e insostituibile, degna del miglior Sandroni.
Buone vacanze a tutti!!

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