In Versilia mozzichiamo medaglie...

Il G.C. Luca Pinarello si aggiudica la medaglia d'argento nel Campionato Italiano Cronosquadre F.C.I.


Bartoli ci consegna le medaglie:


Sinceramente parlando mai ci saremmo aspettati di tornare dalla Versilia con le medaglie al collo…
La seconda edizione della Cronosquadre della Versilia a Forte dei Marmi, pur essendo un evento giovane, contempla nell’ordine di partenza l’elite del ciclismo amatoriale nazionale. Baglini, Bren Team, Pennelli Cinghiale.. scorrendo l’elenco delle squadre era sconfortante vedere il livello qualitativo; in più mettiamoci che tanti atleti stantuffavano i loro enormi polpacci su bici da crono, lenticolari incluse e dentro tutine aderenti, si capiva immediatamente che quest’anno erano tutti molto più agguerriti.
Ma veniamo a noi. Il G.C Luca Pinarello aveva puntato molto su questa manifestazione già dall’autunno. La prima squadra era stata formata molto presto e vedeva come punte Simone e Marco, intorno a loro avevamo radunato i migliori passisti quali Sandro, Mauro, Crescenzo, Fausto, Enrico e Toni. Defezioni improvvise facevano upgradare Piero e Paolo in prima squadra al posto Enrico e Mauro; Luciano sceglie di dar man forte alla seconda. Il Team era effettivamente molto dotato, si puntava decisamente ai 45 di media e oltre. La nascita della seconda squadra ha avuto un iter più tribolato, iscritta ufficialmente intorno a fine febbraio, si trattava di mettere su in meno di un mese una squadra decente ed equilibrata, ma per far questo abbiamo dovuto pescare amici anche da altre squadre; C’erano quindi Luciano e Mauro a capitanare, Massimiliano, Ivano, Claudio, Massimo e Marco a dar man forte e Luca a tirare i primi 300 metri. La prova ufficiale della cronosquadre fatta la domenica precedente evidenziava ancora una mancanza di armonia e omogeneità nel gruppo, segno che ci si poteva lavorare di più precedentemente ma ormai i giochi erano fatti.
Raggiungiamo Forte dei Marmi un po’ sparpagliati: chi parte il sabato mattina, chi la domenica è costretto a sorbirsi un’alzataccia alle 3:30, chi il sabato pomeriggio a bordo di un furgone stracarico di bici alla velocità media di 95-96km/h col navigatore che insisteva a farci sfondare un muro per raggiungere la strada giusta. Nell’Hotel Ambra, appositamente aperto per noi, incontriamo anche i ragazzi del Team El Mojitero, che faranno anche loro un’ottima gara.

I rulli:


Pronti a partire:



La partenza:

Alle 9:20 la prima squadra si appresta a partire dopo aver monopolizzato per 20 minuti i rulli, non senza qualche lamentela da parte delle altre squadre; si nota qualche faccia un po’ troppo tesa perché le aspettative sono alte. Si parte subito a duemila; le violente strappate prossime ai 50 orari di Simone e Marco sono fatali; il primo a farne le spese è Toni che molla dopo pochi chilometri, dopo un altro paio è la volta di Piero infine, dopo la rotatoria dell’8° chilometro anche Paolo alza bandiera bianca. Così non và… dopo meno di 1/3 di corsa ci si ritrova in 5, una crisi di qualcun’ altro sarebbe fatale per tutta la squadra. Marco e Simone aumentano di molto la media durante i loro turni, Crescenzio replica bene, Fausto e Sandro resistono egregiamente ma potrebbero pagare nel finale. Così non sarà; il quintetto completa la corsa con discreta armonia e dando tutto, tagliando il traguardo in 39:13 a 45,9 Km/h di media, pescando un 58° posto assoluto su 170 più che dignitoso. Quando ancora ci si doveva riprendere dallo sforzo e qualcuno già era andato a fare la doccia dagli altoparlanti sentiamo nominare il nostro nome. Il logorroico Mutton annunciava che un certo team Pinarello era secondo in non si sa bene quale classifica. Pensiamo tutti che si tratti dei cugini trevigiani, in realtà scopriamo che siamo proprio noi ad essere secondi nella classifica avulsa denominata Campionato Italiano FCI, in cui erano in lizza le prime 20 squadre partite. La soddisfazione è molta e ripaga piuttosto bene l’impegno profuso nei mesi scorsi. La squadra vincitrice è invece il Team El Mojtero e sarà proprio il nostro Sandro a dargli la lieta novella visto che erano già tornati tutti in albergo !!!

La classifica:

Immagini dalla partenza
Alle 11:43 è il turno della squadra B; si è abbastanza indecisi su quale media tenere visto che non si è mai provato insieme e non si hanno ben chiari i valori in campo. Si parte intorno ai 40 ma da subito Mauro inizia a mormorare per spronare una velocità maggiore, al Gpm del ponte sul canale Luca ci abbandona al nostro destino; aumentiamo la velocità ai 42-45 km/h ma qualcuno alla lunga pagherà la difficoltà. Il Presidente e Crescenzo ci scortano dall’ammiraglia incoraggiandoci.
Le trenate di Luciano e Mauro superano i 45 quelle degli altri puntano più al recupero. Qualcuno tentenna, tira di meno e si lamenta ma l’affiatamento è comunque è buono; nei momenti di difficoltà con un urlo si comunica agli altri di rallentare, Ivano preferisce il turpiloquio blasfemo in rima. Claudio, debuttante in questa prova a differenza degli altri, dopo qualche difficoltà iniziale (forse solo psicologica) fa una gran corsa e termina in crescendo, il longilineo Marco resiste bene nonostante, per sua stessa ammissione, si senta poco adatto a questo tipo di prova. Massimo, a differenza dell’anno scorso, paga un po’ la partenza e Massimiliano sprona gli altri con incitamenti continui. Una squadra ci riprende e ci supera negli ultimi chilometri e a questo punto abbiamo una di zampata di orgoglio e proviamo il ri-sorpasso visto che sembrano cotti (loro…). L’ultimo chilometro sembra la lotta fra due treni per lanciare il velocista. Fermiamo il cronometro a 41:13 segnando 43.6 Km/h di media e classificandoci 108°, ma soprattutto arrivando tutti insieme.
vecchie conoscenze:


Massimiliano pompa, Luca si tasta la panza, Mauro in tutta la sua possenza, Marco con la bici censurata e il Presidente:



Pinarello a confronto:

La classifica assoluta verrà vinta dalla selezione nazionale dei Vigili del Fuoco col tempo di 34:45 alla media di 51,8 mentre Bartoli e compagnia pedalante hanno sfondato il muro dei 53 di media. I cugini trevigiani ci battono solo di 1:20 secondi.
Da questi numeri sembrerebbe che tutte le medie siano leggermente sovrastimate, il percorso di gara, secondo diverse fonti, dovrebbe misurare intorno ai 29 Km.
L’organizzazione dell’evento è stata impeccabile e degna del Giro d’Italia; gli stand, i rulli, il percorso completamente chiuso al traffico per oltre 4 ore, i numerosi spettatori presenti lungo il percorso rendono questa prova veramente affascinante e unica nel suo genere. Unica anche perché permette, almeno una volta all’anno, di affrontare una prova come “squadra” e non come una somma di singoli. La preparazione nei mesi precedenti, il toto-convocazioni, la scelta delle divise, il salire tutti insieme in pedana per affrontare questa corsa con l'ammiraglia al seguito, sono tutte cose che una semplice granfondo non offre e bisogna venire qui in Versilia per saggiarle. Dal canto nostro abbiamo già ricominciato a fare progetti per la prossima edizione.
Facciamo ora un nostro piccolo bilancio agonistico. La prima squadra ha fatto una prova nel complesso dignitosa ma credo che abbia rischiato troppo nel rimanere in 5 già dopo pochi chilometri; la defaillance di qualcun altro avrebbe mandato tutto a carte quarantotto. Qualcuno ha reso meno previsto ma questo poteva essere in preventivo. E’ necessario, a mio modesto avviso, lavorare di più sull’omogeneità del livello più che affidarci a 2/3 elementi sopra la media. Comunque la medaglia l’abbiamo portata a Roma e questo è l’importante.
Per la squadra B il mio rammarico è stato quello di non essere riusciti a fare una squadra completamente G.C. Pinarello e di aver dovuto chiedere il supporto a 4 amici del Santa Maria (che ringrazio infinitamente). Con 90 iscritti mi sarei aspettato una maggiore partecipazione dai numerosi passisti che abbiamo in polveriera e se un canchero come me è riuscita a farla a 43 di media, chissà che avrebbe combinato con una squadra più titolata.
Certo di essermi attirato qualche antipatia (ma tanto c’ho fatto il callo), non mi resta che ringraziare il Presidente e Luca che ci hanno onorato della loro presenza e sostenuto dall’ammiraglia; anche grazie a loro abbiamo potuto affrontare questa bellissima avventura…con le medaglie al collo.

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